Chi negli ultimi anni non ha conosciuto almeno un bambino affetto da autismo?
L'autismo, originariamente chiamato Sindrome di Kanner, è una malattia multisistematica con anomalie dello sviluppo e della comunicazione, che si manifesta in un'età mediamente compresa tra i 15 e 20 mesi di vita. Attualmente in Italia si parla di un bambino autistico ogni 88 nati.
Da cosa nasce l'autismo?
Nonostante si continui a sostenere che le cause dell'autismo non siano certe, in Italia sono 580 le cause legali vinte contro lo Stato per danni riportati dal vaccino della Trivalente. E' stato inoltre scoperto che nel bugiardino di un vaccino di una nota casa farmaceutica sulla voce delle controindicazioni c'è chiaramente scritto "può causare autismo".
I sintomi principali che contraddistinguono una persona affetta da autismo sono: interazione sociale alterata, problemi della comunicazione verbale, non verbale e di immaginazione, attività o interessi insoliti o estremamente limitati.
Ogni bambino autistico è speciale, diverso dagli altri; nessuno mostra le stesse caratteristiche, solo comportamenti a grandi linee comuni. Ognuno di essi ha le sue fissazioni e i suoi bisogni.
Ce lo spiega bene Franco, papà di Andrea nel libro "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas. E' un romanzo basato su una storia vera, un viaggio lungo tre mesi attraverso Stati Uniti e America Latina. Andrea è un ragazzo ormai diciottenne, dichiarato autistico all'età di tre anni, quando a seguito di strani comportamenti, i genitori decidono di portarlo da alcuni medici, che diagnosticano la malattia.
Dopo aver provato di tutto e contro il parere di tutti, Franco decide di sconvolgere le abitudini del figlio e regalargli una lunga vacanza estiva in sua compagnia, in sella ad una moto. Un viaggio strampalato, vitale e un pò avventato che sicuramente gioverà allo spirito di Andrea.
All'interno del libro sono inseriti alcuni dialoghi tra padre e figlio, che avvengono attraverso la scrittura facilitata al computer e che fanno molto riflettere. Ne riporto alcuni:
"Andrea ti ricordi di quando durante il viaggio ti parlavo della vita, del futuro e delle cose su cui ti dovresti impegnare? Che ne pensi di quello che ti dicevo?"
Andrea ascolta quello che dice papa
Provo ad impegnare mia mente ogni giorno ma lotto invano mi dispero per mio autismo
"Cosa ti potrebbe aiutare?"
No troppe richieste fatico eseguire tanti ordini
Male la testa
Papa scusami io non controllo mio corpo
"Le scuse non servono a niente"
So
Devi capire mio disagio. Grande anisa ho
"Vuoi che rifletta su qualcosa?"
Sono un uomo imprigionato nei pensieri di libertà
Andrea vuole guarire
Ciao.
Ragioniamo un attimo su queste parole. Vi sembra che questi ragazzi non siano coscienti della loro malattia? Che non soffrino della situazione in cui si trovano? Cosa possiamo fare noi per loro? Basterebbe proprio poco, come ci propone il padre Franco. Basterebbe dedicare un pò del nostro tempo a questi ragazzi speciali dai quali, ne sono convinta, impareremo molto.
Perchè è proprio questo il dramma per le persone affette da autismo, l'impossibilità di comunicazione o le grosse difficoltà a fare ciò. Sono persone che hanno bisogno di essere stimolati quotidiamente ad interagire.
Anche loro cresceranno, e anche i loro genitori invecchieranno. Chi si prenderà cura di loro? Che fine faranno? Verranno forse riunchiusi in qualche casa di ricovero o in qualche centro di igiene mentale?
Questo libro non è solo la descrizione di una malattia, non è solo l'avventura di due uomini, è qualcosa che va oltre. Qualcosa che fa emozionare il lettore, che fa sorridere, che fa meditare. Consiglio vivamente a tutti di leggere ''Se ti abbraccio non aver paura'' e di riflettere; è un romanzo che strappa anche sorrisi e risate, e che fa sperare in qualcosa di migliore per il futuro di questi ragazzi.